Anche molto tempo dopo la sua conclusione, un’esperienza di malattia oncologica può essere rievocata al minimo accenno di pericolo e può
attivare circuiti cerebrali disfunzionali, secernendo abbondanti quantità di ormoni dello stress e producendo cambiamenti psicologici importanti.
Un enorme incremento nelle conoscenze in ambito psiconcologico circa i processi di base che sottostanno al trauma da cancro offre oggi nuove
opportunità per aiutare i “sopravvissuti” a sentirsi ancora vivi nel presente e a procedere ritornando ad essere padroni della loro vita.
Perché avvenga un reale cambiamento il corpo ha necessità di apprendere che il pericolo è passato e di attivare i propri processi di
guarigione. La sfida non è soltanto imparare ad accettare le cose terribili che sono accadute durante la malattia oncologica, ma imparare ad
ottenere la padronanza sulle proprie sensazioni interne e sulle emozioni.
Molti sono gli approcci che possono trasformare le tracce del passato e ciascuno di essi può produrre cambiamenti profondi in relazione alla
natura del particolare problema e alla biografia di ogni singola persona.
Importanti lavori di ricerca evidenziano oggi che la pratica della musicoterapica, della danza-terapia, dell’arte-terapia e dello yoga,
riducono, in modo sostanziale, i sintomi di sofferenza psichica di pazienti che non rispondono positivamente né ai farmaci, né ad alcun altro
trattamento. Con i bambini tali approcci sembrano avere effetti ancora migliori: riducono la paura e l’angoscia, migliorano le relazioni con i
familiari e aiutano i piccoli pazienti a sostenersi a vicenda.
L’integrazione di queste tecniche con altri e diversi approcci terapeutici consente di ricalibrare il funzionamento cerebrale, di potenziare i
meccanismi di autoregolazione e di migliorare le attività neuro-endocrinoimmunologiche dei nostri apparati, permettendoci di capire più cose
rispetto al passato circa i meccanismi di guarigione messi in atto dal nostro organismo di fronte all’esperienza di cancro.
Le attività delle Terapie complementari in oncologia sono sostenute dalla “FONDAZIONE Bieler Stefanini“