a cura del Dott. Pierluigi Chiodera

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Quando la tua prostata è stata sottoposta al prelievo di piccoli frammenti, ognuno di essi è da considerarsi una biopsia destinata ad essere esaminata al microscopio (il cosiddetto “esame istologico”) da un medico specializzato con molti anni di esperienza chiamato “patologo” o “anatomo-patologo” più noto come il medico che esegue le autopsie, spesso confuso con il medico legale che invece svolge tutt’altro lavoro. Oggi le autopsie sono l’attività minore del Patologo a confronto con l’analisi istologica al microscopio delle biopsie di ogni organo ed apparato. La diagnosi istologica contenuta nel referto cartaceo che ti è stato consegnato comunica a te ed al tuo medico curante quale è la malattia presente in ogni tuo piccolo frammento di prostata allo scopo di guidarVi verso il trattamento più accurato della tua malattia.
È uno dei piccoli frammenti di prostata commentato nella risposta precedente, di circa 10-15 mm di lunghezza, delle dimensioni di un sottile filo di rame, prelevato ambulatoriamente dall’urologo con un ago in zone diverse, dalla metà destra e sinistra della tua prostata (immaginati una castagna lessata). I frammenti variano da 6 a 12 a seconda delle tecniche adottate e ogni frammentino viene appunto definito “core”.
Non è un tumore! È una lesione PRE-tumorale, cioè una alterazione patologica della ghiandola prostatica che segnala, nel 30-40% di persone affette da PIN-HG, il rischio generico di possibile sviluppo nel corso dei prossimi anni di un tumore vero, ma che oggi non è affatto presente.
Nel 40-50% dei casi il PIN-HG NON evolve in nessun cancro sebbene cosa possa accadere nella prostata nel corso dei prossimi anni, nessuno oggi è in grado di saperlo o di prevederlo. Proprio questo è il motivo per cui di fronte a un PIN-HG il medico curante ti consiglia la ripetizione delle biopsie dopo un intervallo variabile da 3 a 6 mesi di tempo, proprio per veder che cosa è successo nel frattempo. Nel 50% dei casi non è successo più niente di nuovo.
Significa innanzitutto che tu oggi NON hai NESSUN carcinoma e che il rischio di averlo in futuro è particolarmente basso. Tuttavia poiché il medico curante ti consiglierà la ripetizione delle biopsie dopo 3-6 mesi devi sapere che nel 50% dei casi sia il PIN che il cancro potrebbero NON essere presenti nemmeno in futuro.
Se numerosi frammentini o addirittura tutti quelli esaminati (“core”) sono risultati positivi al PIN-HG, allora c’è una consistente probabilità (50%) che un piccolissimo cancro venga scoperto nelle biopsie successive. Motivo di più per aderire alla proposta del medico curante di ripetere nuove biopsie di controllo.
Nella maggior parte dei casi ripetere le biopsie SUBITO DOPO la diagnosi di PIN-HG non è di NESSUNA UTILITA’ per identificare il cancro poichè esso ha pochissime probabilità di essere contemporaneo al PIN. Il momento più adatto per la ripetizione della biopsia ti verrà suggerito dalla competenza ed esperienza del medico curante, in base alla estensione del PIN riscontrato nelle tue biopsie e di altri criteri non solo istologici.
Sono test speciali ai quali talvolta (non sempre) il patologo ricorre per garantire la massima certezza della reale presenza di un cancro piccolissimo o di frammenti che casualmente contengono pochissime aree, spesso una sola, di una cancro clinicamente certo, o solo sospettato o addirittura del tutto imprevedibile. Se questi test non sono citati nel tuo referto, vuol dire che non erano necessari per la accurata formulazione della tua diagnosi.
NO! La diagnosi di prostatite non è una diagnosi inutile perché spesso è l’unica malattia riscontrabile nella biopsia e idonea a giustificare il PSA che aumenta spesso a causa di prostatite e non solo in presenza del cancro. La prostatite è una infiammazione benigna che non comporta nessun rischio futuro di carcinoma.
Tutti questi termini tecnici corrispondono a lesioni viste dal patologo al microscopio e che talvolta possono “assomigliare” al cancro ma che cancro non sono e che con il cancro non hanno alcuna relazione.
ASAP è un acronimo inglese derivato dalle iniziali di Atypical Small Acinar Proliferation e che in italiano significa appunto Proliferazione Microacinare Atipica..Questi termini hanno lo stesso significato e dicono che il patologo ha visto al microscopio qualcosa che “assomiglia” ad un piccolo cancro ma di cui non è sicuro al 100%. ASAP è una diagnosi prudente che indica l’impossibilità di formulare una diagnosi migliore.
L’esame al microscopio della prostata può rivelare una infinità di alterazioni patologiche che NON sono cancro ma che lo imitano o lo fingono e di fronte alle quali il patologo deve essere estremamente prudente prima di azzardare una diagnosi di cancro, specialmente su piccoli frammenti (core).
In generale se 100 uomini ricevono una diagnosi di ASAP sulle loro prime biopsie prostatiche circa 40 rischiano di sentirsi dire che hanno un cancro dopo le seconde biopsie.
NO! Il livello del tuo PSA non influisce per nulla sul rischio che la biospia ripetuta possa essere positiva per cancro. Non è una questione di valore del PSA ma della zona di prostata che viene scelta per la ripetizione del prelievo bioptico.
In genere la risposta e SI! Poiché la maggior parte degli uomini con diagnosi di ASAP accettano la seconda biopsia. Tuttavia ci sono molte situazioni che sconsigliano la ripetizione del prelievo. Se e quando sia per te opportuna o addirittura necessaria una seconda biopsia, deve essere condiviso e discusso con il tuo medico curante.
La presenza di PIN-HG o di PIN-ATYP in una biopsia già positiva per ASAP non aggiunge nessun nuovo elemento di preoccupazione. Sebbene il PIN-HG sia talvolta il precursore del cancro (cioè come detto prima una lesione pre-tumorale) il riscontro di ASAP nella vostra prima biopsia è più pericoloso di un PIN-HG rivelato dalla seconda biopsia. In altre parole la presenza di ASAP nella prima biopsia è fattore di allarme più che sufficiente a prescindere dalla coesistenza o meno del PIN-HG sia nella prima che nella seconda biopsia.
Il PIN-HG ha significato di fattore di rischio generico. Il PIN-ATYP è una variante dell’ASAP e deve essere considerato sinonimo di ASAP anche nella sua implicazione di fattore predittivo di alto rischio di cancro nelle seconde biopsie.
Il riscontro di Microcarcinoma può verificarsi sia nelle prime biopsie sia seguire una prima diagnosi di ASAP. Le piccolissime dimensioni del focolaio tumorale (2-3 mm) non autorizzano a fare previsioni né ottimistiche né pessimistiche sulla quantità di tumore che potrebbe concomitare nella prostata interamente esaminata. Raramente la prostata asportata non rivela più alcuna traccia di carcinoma (cosiddetto carcinoma “evanescente”) proprio in ragione della estrema esiguità dimensionale del focolaio tumorale. Questo è il motivo per cui la diagnosi di “micro carcinoma unifocale <5%” va discussa caso per caso con il medico curante nella scelta condivisa di una condotta o attendista o aggressiva a seconda di criteri di valutazione non solo istologici.
Nessun esame istologico può essere considerato “inutile” se richiesto sulla base di concrete indicazioni cliniche, ed il PSA ”mosso” è una di queste. Inoltre un’esame non è da considerarsi “inutile” solo perché negativo per carcinoma poiché ogni esame “negativo” per carcinoma è di fatto il più “positivo” per il paziente.
La prostata è la Mammella del paziente maschio con analoghe implicazione di rischio tumorale e di lesioni pre-tumorali. Ogni uomo deve rapportarsi con la sua prostata come ogni donna moderna si rapporta alle sue mammelle, accettando di sottoporsi a tutte le raccomandazioni della moderna medicina preventiva.

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